Una buona Igiene Orale a Casa

08/04/2015

Igiene orale domiciliare

Se l’igienista ha un ruolo fondamentale per la salute orale, il Paziente non è da meno.
I compiti del Paziente sono quotidiani e devono essere svolti con costanza: questo è quello che permette di avere uno stato di salute prolungato nel tempo.

Consigli per te

Iniziamo sostituendo i termini “igiene dentale” con “igiene della cavità orale”.
Distinguiamo tre aree principali e specifichiamo gli strumenti adatti:

  1. Superficie esterna dei denti;
  2. Superficie interdentale (spazio tra un dente e l’altro);
  3. Guance e lingua.

1) Superficie esterna dei denti

Lo spazzolino

Lo spazzolino deve avere setole sintetiche e di media durezza.
Per spazzolare bene i denti è necessario considerare 2 fattori:

-tempo di spazzolamento: i denti devono essere spazzolati da 2 a 3 minuti;

-tecnica di spazzolamento personalizzata (manuale).

Tecniche di spazzolamento

Adulti (tecnica di Bass)

Posizionare lo spazzolino inclinandolo di 45 gradi tra dente e gengiva ed effettuare piccoli movimenti interno posteriori (disgreganti) e poi ruotare lo spazzolino allontanandosi dal margine gengivale.
Spazzolare delicatamente tutte le superfici del dente.

Bambini

È molto importante che il dentista motivi il paziente pedodontico (età tra i 2 e i 16 anni) ad una corretta e costante igiene domiciliare, invitando il piccolo paziente a lavare i denti dopo ogni pasto e ancora meglio dopo l’assunzione di sostanze dolci.
I bambini più piccoli non hanno l’abilità manuale necessaria per un’efficace azione di spazzolamento, per cui fino ai 4/5 anni è indicato un aiuto da un adulto per completare gli sforzi fatti dal piccolo paziente.
Bisogna tenere presente che i bambini imparano molto imitando gli adulti, per cui sarebbe opportuno pulire i denti insieme, così mentre l’adulto spazzola i suoi denti il figlio per imitazione e per gioco si abitua a questa buona abitudine di igiene orale.
Le tecniche di spazzolamento sono varie, ma la più consigliata per i bambini si chiama MOI, una sigla indica la sequenza delle superfici dentali che dobbiamo pulire (anche i movimenti cambiano a seconda della zona seguendo questo schema).
– M=Masticatory: indica le superfici masticatorie dei denti.
Il movimento è oscillatorio orizzontale anteroposteriore (si inizia dai denti più indietro).
– O=Outer: indica le superfici esterne.
Il movimento è rotatorio e si esegue facendo toccare i denti.
– I=Inner: indica le superfici interne.
Il movimento è oscillatorio verticale, dalla gengiva verso il dente.
Oltre alla tecnica di spazzolamento è importante verificare sempre che lo spazzolino non abbia le setole incurvate: in tal caso va sostituito (questo capita in genere ogni 8-10 settimane) e tuttavia, poiché spesso i bambini piccoli tendono a mordere gli spazzolini e le setole, questi andranno sostituiti con una maggiore frequenza.

Alcune varianti su pazienti particolari

Portatori di Protesi: consigliamo di aggiungere all’uso del normale spazzolino quello del filo interdentale per protesi detto “SUPERFLOSS” e quello dello scovolino (piccolo spazzolino ad alberello per superfici interprossimali).

Pazienti ortodontici: la presenza di apparecchi ortodontici fissi rende più difficile la pulizia dei denti. Per l’igiene in questi casi sono stati creati speciali spazzolini ortodontici (monociuffo) che si utilizzeranno in aggiunta allo spazzolino classico e all’eventuale filo “superfloss”.

Pazienti con recessioni gengivali: i pazienti con recessioni gengivali dovranno utilizzare uno spazzolino morbido o molto morbido per non aggravare la recessione e per non traumatizzare i tessuti gengivali. Per detergere questi particolari denti è necessario posizionare lo spazzolino completamente sulla gengiva e ruotare con un movimento del polso lo spazzolino verso il dente con estrema delicatezza e ripetere il movimento almeno 2-3 volte prima di passare al dente successivo controllando visivamente che non ci sia più placca sul dente.

Il monociuffo

Il monociuffo è uno spazzolino dalla testina rotonda e dalle dimensioni ridotte.
Come si usa lo spazzolino monociuffo: si utilizza nelle zone difficili da raggiungere dal normale spazzolino come la parete distale dell’ultimo molare e per spazzolare efficacemente le biforcazioni.
Altra indicazione è la pulizia delle superfici dei denti durante la loro crescita..
Lo spazzolino monociuffo è inoltre molto efficace per pulire gli impianti e gli apparecchi ortodontici.

2) Superficie interdentale

Il filo interdentale

Il filo si utilizza per pulire gli spazi interdentali.

Dentalfloss: il filo viene inserito tra un dente e l’altro e si manovra con movimenti chiamati a “lima” evitando di affondarlo nella papilla gengivale causando un inutile trauma.
Una volta inserito il filo nello spazio, si deve abbracciare il dente ed effettuare movimenti a “lima” come per lucidarlo.
Il filo scenderà anche sotto il margine gengivale ma non fino al punto di causare dolore. Nello stesso spazio interdentale ricordiamoci che dobbiamo pulire entrambe le superfici dei denti.
Bisogna utilizzare circa 45 cm di filo interdentale, arrotolandolo attorno alle dita medie e gestendolo con le dita indice e pollice.
Seguire delicatamente le curve dentali e l’anatomia orale.

Superfloss: è un tipo particolare di filo interdentale utilizzato per la pulizia al di sotto delle protesi fisse come ponti e impianti ma anche di apparecchi ortodontici. Il superfloss viene utilizzato laddove non è possibile usare un filo interdentale normale. A differenza del filo consueto il superfloss ha una punta rigida lunga 4 o 5 cm che permette un più facile inserimento tra i denti ed inoltre ha una parte spugnosa che raccogliere i residui di cibo e di placca batterica.

Come si usa il filo interdentale:
Il filo si inserisce direttamente negli spazi vuoti utilizzando la sua parte rigida (come il filo nella cruna di un ago), dopodiché va fatto scorrere fino a raggiungere la parte spugnosa che sarà la parte lavorante, muovendola avanti e indietro fino a quando non saranno rimossi tutti i residui di cibo e la placca presenti.

Lo scovolino

Lo scovolino è uno strumento progettato per la pulizia interdentale utilizzato dai pazienti con protesi fissa o con apparecchi ortodontici che non riescono ad utilizzare con efficacia il filo superfloss.
Lo scovolino può essere un valido aiuto anche per quei pazienti che hanno gli spazi interdentali particolarmente larghi come i pazienti parodontopatici (con piorrea).
Lo scovolino va fatto scorrere nello spazio interdentale con movimenti avanti e indietro.
Il movimento deve  essere eseguito con estrema prudenza ed altrettanta delicatezza per evitare di traumatizzare inutilmente la gengiva.
Il suo spostamento deve creare un leggero attrito tra le pareti dei denti, pertanto la scelta della misura dello scovolino deve essere personalizzata e consigliata dall’igienista dentale.

3) Guance e lingua

Pulire le guance e la lingua è l’ultima fase dell’igiene orale quotidiana.
La placca presente sui denti è depositata anche sulla superficie delle mucose.
Gli accumuli di placca possono essere visibili in particolar modo sulla lingua e facilmente possono causare alitosi.
La corretta e costante pulizia di guance e lingua riduce la carica batterica complessiva della cavità orale.
Come si esegue la pulizia di guance e lingua:
possiamo usare lo spazzolino da denti su tutte le superfici oppure utilizzare un apposito pulisci lingua e sulle guance e gengive una garza (anche bagnata con collutorio).